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Controllo accessi con riconoscimento facciale
Questo strumento è un’alternativa sicura al 100% quando, oltre alla rilevazione della presenza, bisogna dare certezza dell’accesso delle persone autorizzate. Utilissimo sui cantieri esterni, questo strumento risolve alcuni problemi noti. Per esempio:
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Risolve il problema dei dipendenti che si scambiano i badge per timbrare uno per l’altro e frodare le ore di lavoro all’azienda.
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Risolve il problema della “sostituzione non autorizzata” e cioè del lavoratore ce dovendo fare cose personali non si presenta al lavoro e presta il badge ad un suo parente.
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Risolve un problema di privacy. Solo persone autorizzate ad entrare nel sito saranno registrate come orario di lavoro.
Questa tecnologia batte la tecnologia ad impronta per quanto concerne la sicurezza in quanto i normali rilevatori biometrici ad impronta digitale hanno necessità di memorizzare l’impronta digitale all’interno del timbratore prima di poterla riconoscere. Quindi sul sito viene lasciato uno strumento che contiene le varie impronte digitali. Se questo strumento viene rubato allo stesso tempo vengono rubate le impronte ivi contenute di cui si potrebbe farne un uso alle volte molto pericoloso.
La nostra tecnologia a riconoscimento facciale invece non è invasiva sotto questo profilo. Ecco sa avviene agli atti pratici:
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Il lavoratore si reca nell’azienda per l’assunzione ed all’atto della stessa gli viene scansionato il viso con la tecnologia delle retinatura e cioè vengono rilevati dei punti “strategici” sul viso che permettono di riconoscerlo. Quindi di fatto nel Database aziendale che risiede su un CLOUD vengono memorizzate solo ed esclusivamente delle coordinate come fossero longitudine-latitudine e non il viso. Il cloud è protetto con le norme di sicurezza che richiede il GPDR del 25 Maggio 2018.
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Il lavoratore si reca sul posto di lavoro e prima di entrare mostra il viso davanti al rilevatore. Una App di nuovo esegue, con lo stesso algoritmo, la mappatura dei punti del viso e li compara con quelli memorizzati nel database in CLOUD.
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Se il volto viene riconosciuto allora verrà inviata alla sede lavorativa l’orario di lavoro di inizio servizio. Se invece non viene riconosciuto viene richiesto un codice di sicurezza che il lavoratore deve chiedere all’azienda al momento stesso dell’entrata in servizio. Questo può accadere per sostituzioni per esempio.
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La stessa cosa avviene quando il servizio termina.
Per ultimo, ma non per questo di minore importanza, i dati che vengono inviati (orario di entrata, uscita, nome del dipendente, sito dove è avvenuta la timbrata, ecc.) potranno essere interrogati anche da altri software in modo che se l’azienda già possiede un software di gestione del personale non lo debba cambiare ma utilizzi il nostro strumento solo per la rilevazione degli orari.
Viste le potenzialità che offre questo strumento e l’elevatissimo grado di sicurezza possiamo dire che il Riconoscimento facciale di project è una soluzione ad oggi vincente su qualsiasi altra tecnologia di marcatempo per siti.